Pacchetti Prevenzione

L’approccio preventivo rimane sempre il modo migliore per proteggersi.

  • Visita gine­co­lo­gi­ca;
  • Ecografia pel­vi­ca tran­sva­gi­na­le;
  • Ecografia Mammaria;
  • Pap-test;

Per que­sto il Medical Pontino ha adot­ta­to varie ini­zia­ti­ve a favo­re del­la pre­ven­zio­ne “rosa”.

L’obiettivo è quel­lo di pun­ta­re i riflet­to­ri sul­la neces­si­tà di sot­to­por­si a deter­mi­na­ti esa­mi che pos­sa­no pre­ve­ni­re alcu­ne pato­lo­gie tipi­ca­men­te fem­mi­ni­li come il tumo­re al seno oil tumo­re all’utero. Ogni anno in Italia una don­na su otto vie­ne col­pi­ta da que­ste pato­lo­gie: dei 46mila nuo­vi casi che si sono regi­stra­ti, 4mila riguar­da­no pro­prio la Regione Lazio.

Donne e Patologie più comuni

Ovaie

Le ova­ie sono gli orga­ni respon­sa­bi­li nel­la don­na del­la pro­du­zio­ne degli ormo­ni ses­sua­li e del­le cel­lu­le ripro­dut­ti­ve (ovo­ci­ti). Il tumo­re alle ova­ie, pur non essen­do dif­fu­so come quel­lo al seno, riguar­da cir­ca una don­na ogni 100. Colpisce soprat­tut­to dopo i 60 anni, men­tre è piut­to­sto raro nel­le don­ne gio­va­ni al di sot­to dei 30 anni. I prin­ci­pa­li fat­to­ri di rischio sono l’età avan­za­ta, una vita fer­ti­le lun­ga (pri­ma mestrua­zio­ne pre­co­ce e meno­pau­sa tar­di­va) e l’assenza di figli.

Collo dell’utero

Il tumo­re del col­lo dell’utero (o del­la cer­vi­ce ute­ri­na) è sta­to per mol­to tem­po il più fre­quen­te nel ses­so fem­mi­ni­le, asso­cia­to a un’alta mor­ta­li­tà. Oggi si assi­ste a una con­ti­nua dimi­nu­zio­ne di inci­den­za e di mor­ta­li­tà gra­zie soprat­tut­to all’introduzione di uno stru­men­to estre­ma­men­te effi­ca­ce di dia­gno­si pre­co­ce, il Pap-test. Ogni anno in Italia ven­go­no dia­gno­sti­ca­ti 3.500 nuo­vi tumo­ri del­la cer­vi­ce, con una media di un caso ogni 10.000 don­ne. La malat­tia è lega­ta all’infezione del virus del papil­lo­ma (HPV) che si con­trae per via ses­sua­le: com­por­ta­men­ti che ten­do­no a limi­ta­re le pos­si­bi­li­tà di infe­zio­ni (per esem­pio l’uso del pre­ser­va­ti­vo e la vac­ci­na­zio­ne con­tro l’HPV per le gio­va­nis­si­me) sono dun­que pro­tet­ti­vi.

Seno

Il seno è l’organo che, nel­le don­ne, è mag­gior­men­te sog­get­to a esse­re col­pi­to dal tumo­re. Quest’ultimo infat­ti riguar­da una don­na su 10 e ogni anno in Italia ven­go­no dia­gno­sti­ca­ti 37.000 nuo­vi casi. Sono sta­ti iden­ti­fi­ca­ti nume­ro­si fat­to­ri di rischio, alcu­ni modi­fi­ca­bi­li, come gli sti­li di vita, e altri inve­ce non modi­fi­ca­bi­li, come per esem­pio l’età (la mag­gior par­te di tumo­ri del seno col­pi­sce don­ne oltre i 40 anni) e fat­to­ri genetico-costituzionali. Tra gli sti­li di vita dan­no­si si pos­so­no cita­re, per esem­pio, un’alimentazione ric­ca di gras­si ani­ma­li e pove­ra di frut­ta e ver­du­ra, il vizio del fumo e una vita par­ti­co­lar­men­te seden­ta­ria.

Le visite e gli esami da effettuare

Pap-test

Il Pap-test è un esa­me velo­ce (dura solo qual­che minu­to) e poco inva­si­vo che per­met­te di rico­no­sce­re le cel­lu­le che pre­ce­do­no l’insorgenza di un tumo­re o di iden­ti­fi­ca­re la pre­sen­za di un tumo­re del­la cer­vi­ce ute­ri­na e del col­lo dell’utero in fase mol­to pre­co­ce. Il perio­do com­pre­so tra i 50 e i 60 anni di età costi­tui­sce una fase cru­cia­le per la don­na che con­clu­de il pro­prio perio­do fer­ti­le con il soprag­giun­ge­re del­la meno­pau­sa (in gene­re attor­no ai 50–52 anni). A mag­gior ragio­ne, dun­que, in que­sta fascia di età il Pap-test deve esse­re ese­gui­to con caden­za rego­la­re (ogni due-tre anni) poi­ché pre­sen­ta il dop­pio van­tag­gio di pre­ve­ni­re il tumo­re del­la cer­vi­ce ute­ri­na e di tene­re sot­to con­trol­lo la situa­zio­ne ormo­na­le nel com­ples­so pas­sag­gio che por­ta alla meno­pau­sa.

Visita ginecologica

Ogni don­na dovreb­be sot­to­por­si con rego­la­ri­tà e con caden­za annua­le a una visi­ta gine­co­lo­gi­ca anche in assen­za di par­ti­co­la­ri pro­ble­mi o sin­to­mi. Con que­sta sem­pli­ce visi­ta è infat­ti pos­si­bi­le pre­ve­ni­re mol­ti distur­bi lega­ti alla sfe­ra gine­co­lo­gi­ca. La fascia di età com­pre­sa tra i 50 e i 60 anni rap­pre­sen­ta un perio­do par­ti­co­lar­men­te deli­ca­to nel­la vita di una don­na poi­ché l’arrivo del­la meno­pau­sa segna la fine dell’età ripro­dut­ti­va. Anche dopo i 50 anni l’ecografia è un uti­le stru­men­to dia­gno­sti­co e di pre­ven­zio­ne. In par­ti­co­la­re l’ecografia pel­vi­ca è uti­le per valu­ta­re lo sta­to degli orga­ni ripro­dut­ti­vi, men­tre quel­la tran­sva­gi­na­le ser­ve anche per deter­mi­na­re lo spes­so­re del­la pare­te ute­ri­na.

Ecografia

L’ecografia è un esa­me del tut­to indo­lo­re che per­met­te di valu­ta­re for­ma e dimen­sio­ni degli orga­ni inter­ni dell’addome gra­zie all’utilizzo di par­ti­co­la­ri onde, gli ultra­suo­ni. In par­ti­co­la­re si pos­so­no valu­ta­re for­ma e dimen­sio­ne dell’ovaio, rile­van­do even­tua­li cisti o pro­ble­mi di tipo ana­to­mi­co, dell’utero e del fega­to (spes­so sede di meta­sta­si) ed è pos­si­bi­le inol­tre evi­den­zia­re l’accumulo di liqui­do nell’addome che potreb­be indi­ca­re la pre­sen­za di un tumo­re. In gene­re nel cor­so del­la visi­ta gine­co­lo­gi­ca annua­le il medi­co effet­tua anche un’ecografia.

Medical Pontino: valori con la C maiuscola

Ormai Azienda lea­der nel­la Provincia di Latina nel­la medi­ci­na e dia­gno­sti­ca ambu­la­to­ria­le, pres­so il Medical Pontino, con­ven­zio­na­to con il Servizio Sanitario Regionale, è pos­si­bi­le effet­tua­re ogni tipo­lo­gia di esa­me cli­ni­co:
esa­mi di labo­ra­to­rio tra­di­zio­na­li, micro­bio­lo­gi­ci, cito­ge­ne­ti­ci, bio­lo­gia mole­co­la­re, isto­ci­to­lo­gi­ci, tos­si­co­lo­gi­ci, ed esa­mi di Radiologia Medica Tradizionale.

La qua­li­tà e l’ef­fi­ca­cia del­le abi­li­tà pro­fes­sio­na­li del per­so­na­le medi­co e sani­ta­rio, assi­cu­ran­do che essi sia­no ade­gua­ta­men­te for­ma­ti, aggior­na­ti e in gra­do di for­ni­re cure di alta qua­li­tà.

Fondamentale per garan­ti­re che le infor­ma­zio­ni medi­che sia­no com­pre­se chia­ra­men­te dai pazien­ti. Una comu­ni­ca­zio­ne tra­spa­ren­te ed esau­sti­va favo­ri­sce la com­pren­sio­ne del­le con­di­zio­ni medi­che, del­le opzio­ni di trat­ta­men­to e degli aspet­ti ammi­ni­stra­ti­vi.

La capa­ci­tà del per­so­na­le medi­co di ispi­ra­re fidu­cia, empa­tia e con­for­to nei pazien­ti, crean­do un ambien­te acco­glien­te e ras­si­cu­ran­te che con­tri­bui­sce al benes­se­re com­ples­si­vo.

Gestione effi­cien­te del­le risor­se e del­le atti­vi­tà all’in­ter­no del Centro medi­co, assi­cu­ran­do che gli appun­ta­men­ti, le risor­se uma­ne e i pro­ces­si ope­ra­ti­vi sia­no orga­niz­za­ti in modo otti­ma­le per garan­ti­re un flus­so di lavo­ro effi­cien­te.

E’ essen­zia­le per garan­ti­re l’in­te­gri­tà eti­ca del Centro, assi­cu­ran­do che tut­te le pra­ti­che medi­che sia­no con­for­mi agli stan­dard pro­fes­sio­na­li e alle nor­ma­ti­ve, pro­muo­ven­do così la fidu­cia dei pazien­ti e la tra­spa­ren­za.

Cruciale per garan­ti­re una cor­ret­ta inte­ra­zio­ne tra il per­so­na­le medi­co, i pazien­ti e gli altri mem­bri del team sani­ta­rio: una comu­ni­ca­zio­ne aper­ta e tem­pe­sti­va con­tri­bui­sce a miglio­ra­re la qua­li­tà com­ples­si­va del­l’as­si­sten­za medi­ca for­ni­ta.

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