Il tuo bam­bi­no ti sve­glia nel cuo­re del­la not­te, maga­ri in lacri­me, per un dolo­re improv­vi­so alle gam­be.

Spesso si trat­ta di “dolo­ri di cre­sci­ta”, un distur­bo che col­pi­sce il 20% dei bam­bi­ni dai tre ai die­ci anni.

Che cosa sono i dolori di crescita del bambino?

CRESCITA

Ce lo spie­ga il Dottor Raffaele Cotrone, Ortopedico.

Sono epi­so­di dolo­ro­si che i bam­bi­ni rife­ri­sco­no insor­ge­re len­ta­men­te dopo inten­sa atti­vi­tà fisi­ca. A vol­te sono così acu­ti tan­to da sve­glia­re il bam­bi­no e far­lo addi­rit­tu­ra pian­ge­re. Possono dura­re pochi minu­ti e rapi­da­men­te regre­di­re come dura­re più a lun­go per poi comun­que fini­re”.

C’è una localizzazione tipica?

GINOCCHIO

Il dolo­re è loca­liz­za­to al ginoc­chio, nel­la par­te ante­rio­re del­le gam­be e del­le cosce e rara­men­te agli arti supe­rio­ri”.

Perché si chiamano dolori di crescita?

BAMBINO

Esistono varie teo­rie a riguar­do. Per alcu­ni la cre­sci­ta rapi­da pro­vo­che­reb­be uno sti­ra­men­to del perio­stio (mem­bra­na che avvol­ge l’osso), che cau­se­reb­be il dolo­re. Altri sosten­go­no che sono in rela­zio­ne all’intensa atti­vi­tà fisi­ca. Di fat­to l’origine è anco­ra poco chia­ra tan­to che mol­ti spe­cia­li­sti pre­fe­ri­sco­no il ter­mi­ne di dolo­ri beni­gni not­tur­ni dell’infanzia”.

Quando parlare con il pediatra o meglio con l’ortopedico?

DOTTORE

“Sicu­ra­men­te par­la­re con lo spe­cia­li­sta tran­quil­liz­za i geni­to­ri. A que­sto pun­to il com­pi­to del­lo spe­cia­li­sta è quel­lo di rac­co­glie­re l’anamnesi e valu­ta­re che il dolo­re sia di tipo musco­la­re e non arti­co­la­re, la sede di loca­liz­za­zio­ne non deve pre­sen­ta­re alte­ra­zio­ni del suo pro­fi­lo ana­to­mi­co (con tume­fa­zio­ni), non deve esse­re cal­da né tan­to­me­no ipe­re­mi­ca (arros­sa­ta) e non deve esse­re cau­sa di limi­ta­zio­ne dell’escursione arti­co­la­re e zop­pia”.

Come risolvere la crisi dolorosa?

BAMBINO FELICE

Se neces­sa­rio ricor­re­re ai far­ma­ci, l’utilizzo del para­ce­ta­mo­lo e qual­che mas­sag­gio uni­ta­men­te all’atteggiamento che sarà vol­to a tran­quil­liz­za­re il bam­bi­no spie­gan­do­gli che si trat­ta di un epi­so­dio dolo­ro­so che pas­se­rà subi­to, sarà senz’altro riso­lu­ti­vo”.

Dott. Raffaele Cotrone

Ortopedico