E’ pos­si­bi­le effet­tua­re una pro­fi­las­si pri­ma del viag­gio?

Evitare la disi­dra­ta­zio­ne, dav­ve­ro peri­co­lo­sa al di sot­to dell’anno di età

Periodo di ferie e non voglia­mo far­ci coglie­re impre­pa­ra­ti da spia­ce­vo­li sor­pre­se. Bisogna sta­re in guar­dia dal­la malat­tia più comu­ne del­le vacan­ze fuo­ri por­ta: “la diar­rea del viag­gia­to­re”.

Si trat­ta di una malat­tia infet­ti­va dell’apparato dige­ren­te a tra­smis­sio­ne fecale-orale: l’a­gen­te respon­sa­bi­le vie­ne eli­mi­na­to con le feci dal sog­get­to mala­to e chi è con­ta­gia­to vie­ne a con­tat­to per via ora­le con il mate­ria­le con­ta­mi­na­to dal­le stes­se feci infet­te.

Ciò spie­ga come la tra­smis­sio­ne del­la malat­tia sia lega­ta alle con­di­zio­ni igenico-sanitarie, alla qua­li­tà dell’acqua, del­le bevan­de e dei cibi assun­ti. 

Le desti­na­zio­ni più a rischio sono i pae­si in via di svi­lup­po dellAmerica Latina, dellAfrica, del Medio Oriente e dell’Asia, men­tre le per­so­ne più a rischio sono bam­bi­ni, anzia­ni, immu­no­de­pres­si e chi assu­me anti­a­ci­di.

La diar­rea può esse­re cau­sa­ta da bat­te­ri, virus o paras­si­ti. L’80% dei casi è di ori­gi­ne bat­te­ri­ca e il bat­te­rio mag­gior­men­te impli­ca­to è l’ Escherichia Coli ente­ro­tos­si­ge­no, capa­ce cioè di pro­dur­re “ente­ro­tos­si­ne”: mole­co­le tos­si­che per l’ap­pa­ra­to dige­ren­te che pro­vo­ca­no il pas­sag­gio di acqua nell’intestino e quin­di diar­rea.

Generalmente, l’esordio è repen­ti­no, con dolo­ri addo­mi­na­li cram­pi­for­mi e 4–5 sca­ri­che acquo­se al gior­no, a vol­te accom­pa­gna­te anche da nau­sea, vomi­to, gon­fio­re, feb­bri­co­la e males­se­re. Nella mag­gior par­te dei casi la malat­tia si risol­ve spon­ta­nea­men­te in 1–2 gior­ni e solo un 10% si pro­trae oltre una set­ti­ma­na, ma è neces­sa­rio sop­pe­ri­re ai liqui­di per­si con una buo­na rei­dra­ta­zio­ne ora­le. 

Questo con­cet­to è fon­da­men­ta­le nel bam­bi­no, il cui qua­dro cli­ni­co può com­pli­car­si pro­prio per la com­par­sa di disi­dra­ta­zio­ne. Comunque, in casi par­ti­co­lar­men­te aggres­si­vi è oppor­tu­no rivol­ger­si al medi­co che valu­te­rà l’indicazione ad una tera­pia anti­bio­ti­ca.

La pro­fi­las­si far­ma­co­lo­gi­ca pri­ma del­la par­ten­za non è rac­co­man­da­ta a cau­sa degli effet­ti col­la­te­ra­li., ma ci sono poche sem­pli­ci misu­re pre­ven­ti­ve che pos­so­no mini­miz­za­re i rischi di diar­rea del viag­gia­to­re. Sarebbe oppor­tu­no evi­ta­re:

  • cibi e bevan­de acqui­sta­te da ven­di­to­ri ambu­lan­ti o in eser­ci­zi com­mer­cia­li in con­di­zio­ni igie­ni­che scar­se
  • car­ne e pesce cru­di o poco cot­ti
  • ver­du­ra cru­da e frut­ta non sbuc­cia­ta
  • acqua del rubi­net­to, ghiac­cio, lat­te non pasto­riz­za­to

Bevande imbot­ti­glia­te e acqua bol­li­ta, o trat­ta­ta in modo oppor­tu­no con disin­fet­tan­ti, sono d’altra par­te sicu­re.

Dott.ssa Alessia Testa

Specializzanda in Pediatria