Dormire è fondamentale per la vita di ognuno di noi. Il sonno rappresenta il recupero delle energie fisiche, emotive, mentali, cognitive.
È prezioso quel momento piacevolissimo dell’addormentamento, quando le palpebre si vogliono proprio chiudere e si abbassano lentamente, i pensieri si ammorbidiscono, il respiro si calma e sentiamo che possiamo lasciarci andare, finalmente.
Quali sono i disturbi del sonno
Spesso questi meccanismi di riposo naturale si inceppano e il sonno non sembra più quello che ci rigenera e che ci fa riposare profondamente.
Risvegli notturni, batticuore, incubi, insonnia, difficoltà di addormentamento, parlare o urlare nel sonno, sognare di cadere dal letto, sono solo alcuni dei disturbi del sonno con i quali molti di noi si trovano a convivere, specialmente in quest’ultimo periodo, dove l’esigenza di controllo è talmente frequente che fatichiamo tanto a spegnere l’interruttore.
Esistono fasi di vita che più delle altre risentono di questi disturbi, come i periodi di cambiamento fisiologico – menopausa, gravidanza, adolescenza — o quelli di forte stress.
Cosa sono i disturbi del sonno
Il sonno è uno dei primi a subire le conseguenze delle nostre preoccupazioni, grumi di tensione, ansie, difficoltà. È come se proprio li, da soli con noi stessi, nel buio della nostra stanza, ci concedessimo di percepire quei problemi o disagi per i quali durante il giorno ci dimostriamo più sprezzanti o dai quali siamo semplicemente distratti, come se la notte potesse rappresentare per noi l’unica bolla di fragilità concessa.
Il nostro organismo accumula sia a livello mentale che corporeo tutto quello che teniamo e tratteniamo durante le giornate, quello contro cui resistiamo o che sopportiamo nostro malgrado, tutta la frenesia del fare continuo nella quale siamo inglobati, ed ecco che diventa difficile abbandonarsi, lasciare tutto il peso sul letto fino in fondo.
Quali conseguenze hanno i disturbi del sonno
Quando il sonno manca o diventa difficile, è come se non fossimo più in contatto con il naturale ciclo sonno-veglia del nostro sistema mente e corpo e gli effetti si vedono subito: cambiamo umore, ci arrabbiamo più facilmente, ci sentiamo stanchi, spossati, privi di energie, si modificano le funzioni fisiologiche, le nostre prestazioni di vita peggiorano e questo ci pone in una situazione di preoccupazione e ansia ulteriori che rischia di mettere a dura prova ancora di più la qualità del nostro sonno, in un circolo vizioso di malessere.
Come curare e prevenire i disturbi del sonno
1. Igiene del Sonno
Certamente tutti i suggerimenti sulle norme di igiene del sonno sono validi e possono rientrare nelle nostre abitudini. Ne propongo qui sotto alcuni.
- Evitare di esporsi a schermi e monitor nelle ore precedenti al riposo, e comunque impostare sempre gli schermi in modalità notte con filtro luce blu, sin dal tramonto;
- Lasciare che passino almeno due ore da quando finiamo di mangiare a quando ci mettiamo a letto;
- Evitare attività fisica faticosa/sportiva la sera (a volte siamo convinti che fare sport la sera ci stanchi e quindi ci faccia riposare meglio, ma in realtà tende ad attivarci, rendendo più difficile il riposo al nostro organismo);
- Evitare alcool, caffeina, nicotina, teina nelle ore che precedono il sonno.
2. Benessere integrato e contatto con sé
Oltre alle condivisibili buone norme di igiene del sonno, è fondamentale che ognuno di noi recuperi giorno per giorno il contatto con sé. Un sonno disturbato è un segnale da non sottovalutare di sovraccarico, accumulo di tensioni muscolari ed emotive, tensioni di cui spesso non ci rendiamo neanche conto, ma che necessiterebbero di essere sciolte.
Ecco perchè è importante prima di tutto ripristinare una buona respirazione profonda e diaframmatica (di pancia). Gli sbadigli ne sono un fantastico esempio naturale e involontario.
Possiamo inspirare facendo entrare l’aria esclusivamente dalla bocca e mandandola proprio giù nella pancia e poi espirare anche in modo sonoro, proprio come quando, dopo una giornata faticosa, finalmente sprofondiamo nel nostro divano e tiriamo quel sospiro bello, pieno, di sollievo.
Cicli di respirazione diaframmatica lenta e profonda prima di dormire, ci accompagnano verso un rilassamento psico-corporeo piacevole e pieno, che facilita il sonno, in modo più efficace e prolungato di qualunque farmaco per il sonno.
Se la mancanza di sonno ci accompagna già da un po’ e quasi ci abituati a questo senso di perenne spossatezza, potrebbe essere il momento giusto per darci l’opportunità di recuperare quel sonno bello e riposante di quando eravamo da bambini. Possiamo rivolgerci ad un professionista del benessere psico-corporeo (psicologi e psicoterapeuti) che ci guidi, anche con pochissime sedute, a riappropriarci delle nostre risorse.
Tutti siamo biologicamente predisposti a beneficiare di un sonno pieno e soddisfacente. Quando questo meccanismo naturale ci dà segnali di difficoltà, è importante coglierli per ripristinare il nostro benessere.
Dott.ssa Martina Becchimanzi
Psicologa
Iscritta nella sezione A dell’Albo dell’ordine degli Psicologi del Lazio dal 15/04/2019 con il N. 24767