Come far fronte all’influenza, sempre in agguato

IL VACCINO ANTINFLUENZALE: ATTENZIONE A CHI È PIÙ VULNERABILE

Possiamo dire addio a febbre e tosse per quest’anno?

 

 

L’influenza è una patologia causata da particolari virus, i virus influenzali, che colpiscono le vie aeree.

I sintomi tipici sono l’improvvisa febbre alta, dolori muscolari e tosse. In genere si guarisce in 7-10 giorni, ma alcuni soggetti possono andare incontro a serie complicanze (polmonite batterica, disidratazione, peggioramento di malattie preesistenti e otiti e sinusiti nei bambini).

 

Attualmente, oltre naturalmente alle buone norme igieniche che sono essenziali, il metodo di prevenzione più efficace è rappresentato dal vaccino.

 

Abbiamo chiesto alla Dottoressa Alessia Testa informazioni a riguardo.

A chi è rivolto?

E’ indicato per tutti coloro che desiderano evitare l’influenza.

 

Tuttavia, è offerto gratuitamente ai soggetti a rischio: soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie croniche e/o immunodepressione; soggetti di età pari o superiore a 65 anni; donne nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico; individui ricoverati presso strutture per lungodegenti.

Dove rivolgersi e perché è necessario ripeterlo ogni anno?

Oltre ai Servizi di Vaccinazione dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, è possibile rivolgersi ai Medici di Medicina Generale e i Pediatri di libera scelta a partire da metà ottobre fino alla fine di dicembre.

 

E’ importante ripetere la vaccinazione per combattere un virus che è in grado di modificare le proprie caratteristiche nel tempo, per cui ogni anno viene prodotto un nuovo vaccino.

 

Ci sono effetti avversi?

Sono comuni reazioni locali quali arrossamento, gonfiore, dolenzia nella sede di iniezione e, meno frequentemente, febbre, mal di testa e dolori muscolari/articolari che si risolvono in 1-2 giorni. In casi rari si possono avere reazioni allergiche o reazioni anafilattiche.

 

Alcuni studi hanno trovato una possibile piccola associazione fra vaccino e sindrome di Guillain-Barré, patologia che porta ad estrema debolezza muscolare da cui peraltro si guarisce completamente nella maggior parte dei casi. Il rischio stimato è meno di 1 o 2 casi per un milione vaccinati.

 

Altri studi non hanno trovato alcuna associazione. In ogni caso, la manifestazione della malattia entro 6 settimane dal vaccino, così come l’età inferiore ai 6 mesi e le reazioni anafilattiche rappresentano le uniche vere controindicazioni alla vaccinazione.

 

E’ vero che c’è il rischio di ammalarsi comunque?

 

Il vaccino antinfluenzale ci protegge esclusivamente nei confronti del virus dell’influenza.

Durante il periodo autunnale/ invernale possiamo essere  comunque infettati da altri virus o da batteri che provocano comunque malattie respiratorie acute, con sintomatologia simile, ma meno preoccupanti.

 

Dott.ssa Alessia Testa

Specializzanda in Pediatria