È noto come l’ernia del disco sia la causa più frequente di mal di schiena e della sciatica, così come a livello cervicale è causa di mal di collo e cervicobrachialgia.
Il metodo più innovativo per il trattamento delle patologie dovute all’ernia discale lombare e cervicale è rappresentato dal laser 3 chronic sport, primo laser a 3 lunghezze d’onda.
Ne parliamo con il Prof. Carmine Franco Neurochirurgo, esperto di Chirurgia Vertebrale con oltre 4700 interventi eseguiti, che svolge la sua attività chirurgica per il gruppo Giomi all’Icot di Latina e al S. Anna di Pomezia, il quale è Responsabile presso il Medical Pontino di questa nuova tecnologia esclusiva per la cura del dolore.
Di cosa si tratta?
“Trattasi di un laser per uso esterno sulla schiena o sul collo, non invasivo, di grande utilità per la terapia di alcune patologie dolorose acute e croniche. La particolare efficacia di questo laser è dovuta all’impiego di 3 diverse lunghezze d’onda ad emissione simultanea che lo differenzia da altri tipi di laserterapia”.
A chi è rivolto?
“I pazienti con indicazioni chirurgiche incerte o difficili, o quei pazienti che preferiscono non operarsi e provare una terapia conservativa possono ricorrere a questa metodica”.
Come agisce sul dolore?
“Utilizzando in simultanea tre diverse lunghezze d’onda agisce con un’azione inibitrice del dolore, un’azione antiinfiammatoria, un’azione antiedemigena ed un’azione biostimolante”.
Quante sedute sono necessarie?
“I processi terapeutici sono protocollati, per cui bastano dalle 6 alle 8 sedute per avere un sollievo dal dolore nell’acuto ed un sensibile miglioramento nel dolore cronico, questo perché l’alta profondità di penetrazione e l’alta dose energetica che viene portata ai tessuti fa di questo laser il sistema più performante per patologie come radicoliti da ernia, ma anche infiammazioni tendinee, artrosi, artrite. Questo tipo di laser porta alla produzione di uno stimolo specifico soprattutto sulla porzione proteica, infatti il nervo infiammato è un nervo che ha una compromissione della sua porzione proteica”.
Questo laser può evitare l’intervento chirurgico?
“Chiaramente i pazienti con deficit neurologici, con ernie espulse non rispondenti alla terapia conservativa da lungo tempo vanno operati. In pazienti selezionati, per esperienza diretta, che tratto ormai da circa 2 anni solo 3 pazienti su oltre 200, sono dovuti ricorrere all’intervento, tutti gli altri hanno avuto la risoluzione della sintomatologia o il suo miglioramento”.
Prof. Carmine Franco
Neurochirurgo
Data di nascita: 22/11/1963
Luogo di nascita: CARIATI (CS)
- 29/07/1992 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di ROMA (Ordine della Provincia di ROMA) n. 0000044292 iscrizioni
- 25/03/1991 - MEDICINA E CHIRURGIA (ROMA "LA SAPIENZA") lauree
- 1991 / 1 - Medicina e Chirurgia (ROMA "LA SAPIENZA") abilitazioni
- 18/11/1997 - NEUROCHIRURGIA N.O. (ROMA "LA SAPIENZA") - Specializzazione specializzazioni
Data aggiornamento: 08/03/2021
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