L’osteoporosi è un pro­ces­so dege­ne­ra­ti­vo del­le ossa che com­por­ta la decal­ci­fi­ca­zio­ne del loro stra­to spu­gno­so. Questo espo­ne chi ne sof­fre a un alto rischio di frat­tu­re. Nel mon­do cir­ca 200 milio­ni di per­so­ne sof­fro­no di osteo­po­ro­si.

In Italia l’osteoporosi col­pi­sce cir­ca 5 milio­ni di per­so­ne, di cui l’80% sono don­ne in post meno­pau­sa. Questi nume­ri sono in con­ti­nua cre­sci­ta, soprat­tut­to in rela­zio­ne all’au­men­to del­l’a­spet­ta­ti­va di vita.

Un ruo­lo fon­da­men­ta­le è gio­ca­to da Calcio e Vitamina D. Quest’ultima aiu­ta faci­li­ta l’assorbimento del cal­cio nell’intestino e la loro azio­ne com­bi­na­ta fa sì che dimi­nui­sca la per­di­ta del tes­su­to osseo con con­se­guen­te dimi­nu­zio­ne di rischio di frat­tu­re.

La vita­mi­na D è prin­ci­pal­men­te pro­dot­ta dal nostro orga­ni­smo dopo esse­re sta­ti espo­sti alme­no tren­ta minu­ti al sole, tut­ta­via può esse­re assi­mi­la­ta anche attra­ver­so l’alimentazione.

I prin­ci­pa­li cibi che la con­ten­go­no sono pesce (arin­ghe, sgom­bro, sal­mo­ne, olio di fega­to di mer­luz­zo etc.), uova e lat­ti­ci­ni. Il suo livel­lo si può misu­ra­re tra­mi­te un sem­pli­ce pre­lie­vo di san­gue e in caso d’insufficienza il medi­co pre­scri­ve­rà degli inte­gra­to­ri per sop­pe­ri­re tale caren­za.

Il nostro Specialista in Endocrinologia, Dottor Alfredo Ragonese ci spiega cos’è l’osteoporosi:

un osso intento a prendere il sole

“Con que­sto ter­mi­ne s’identifica una con­di­zio­ne di minor robu­stez­za del­le ossa dovu­ta a nume­ro­si fat­to­ri, pri­mo fra tut­ti l’a­van­za­re del­l’e­tà con mag­gio­re evi­den­za nel­le don­ne dove si accom­pa­gna a un calo del­la pro­du­zio­ne di ormo­ni (estro­ge­ni) dovu­to alla meno­pau­sa”.

 

Quali sono i sintomi di questa patologia?

“L’osteoporosi è con­di­zio­ne sub­do­la per­ché non dà segni di sé fino a quan­do, dopo aver gra­ve­men­te dan­neg­gia­to le ossa, si mani­fe­sta all’im­prov­vi­so con frat­tu­re spon­ta­nee, vale a dire non neces­sa­ria­men­te trau­ma­ti­che”.

Come si diagnostica l’osteoporosi?

“Far fron­te all’a­van­za­re silen­te di que­sto qua­dro cli­ni­co è sem­pli­ce e di poco impe­gno eco­no­mi­co, tut­to si com­pen­dia in un pre­lie­vo di san­gue mira­to e a un’indagine Rx gra­fi­ca, MOC DEXA (ha un dosag­gio die­ci vol­te infe­rio­re a una nor­ma­le radio­gra­fia), che oppor­tu­na­men­te cor­re­la­ti met­to­no in evi­den­za con estre­ma pre­ci­sio­ne lo sta­to di salu­te o meno del­le ossa pre­se in esa­me. Laddove doves­se evi­den­ziar­si un’eccessiva fra­gi­li­tà del­le stes­se lo spe­cia­li­sta, Endocrinologo, potrà inter­ve­ni­re con appro­pria­te e spe­ci­fi­che tera­pie che sono nor­mal­men­te ben tol­le­ra­te dal pazien­te”.

Cosa ci consiglia?

“Utile, al soli­to, sot­to­li­nea­re che un cor­ret­to sti­le di vita ampli­fi­che­rà in manie­ra signi­fi­ca­ti­va l’ef­fi­ca­cia dei far­ma­ci assun­ti”.

L’osteoporosi è un ladro silen­zio­so che ruba per anni il cal­cio dal­le nostre ossa sen­za far­si nota­re fin­ché non arri­va un’im­prov­vi­sa frat­tu­ra. Quindi care mam­me cura­te lo sti­le di vita dei vostri figli fin da pic­co­li con ali­men­ta­zio­ne sana e tan­ta atti­vi­tà all’aria aper­ta.

Dott. Alfredo Ragonese

Endocrinologo