Pronto Soccorso, ambulanza a sirene spiegate, si aprono le porte, l’aria ha odore di Paura. Stanno rianimando una bambina, si intravedono i boccoli biondi. Accorrono tutti, il cuore riprende a battere e si corre in terapia intensiva. Ma gli sforzi e la speranza non bastano a riportarla in vita. E tutto per una caramella andata di traverso. Ogni anno sono circa 500 i bambini che in Europa muoiono per soffocamento da ostruzione delle vie aeree. Alcune decine di episodi avvengono nel nostro Paese ed io ho avuto la sfortuna di assistere ad uno di questi. Se quella bambina si fosse trovata con qualcuno che avesse saputo cosa fare, avrebbe avuto ottime probabilità di salvarsi. Perché bastano semplice mosse per cambiare il decorso di questi eventi.

Innanzitutto va riconosciuta un’ostruzione parziale da una completa.

Nell’ostruzione parziale il soggetto tossisce, piange e/o emette suoni: questo vuol dire che l’aria ancora passa e non bisogna attuare alcuna manovra di disostruzione, ma incoraggiare a tossire e chiamare i soccorsi se la difficoltà respiratoria persiste.

Nell’ostruzione completa non è presente tosse, pianto, né alcun tipo di suono: l’aria non riesce a passare, occorre chiamare immediatamente i soccorsi e bisogna intervenire con specifiche manovre, da continuare fino a quando l’ostruzione si risolve, a patto che il soggetto si mantenga cosciente.

Fino a all’anno di età:

  1. Posizionare il bambino a faccia in giù sull’avambraccio, con la la mano che sostiene il viso agganciandolo per la mandibola
  2. Dare cinque pacche (una al secondo) sulla schiena tra le scapole, indirizzando la mano lateralmente per non urtare la testa
  3. Girare il bambino in posizione supina sull’altro avambraccio
  4. Eseguire cinque compressioni toraciche (una al secondo) con due dita sullo sterno, subito al di sotto dei capezzoli

Se si tratta di un bambino al di sopra dell’anno di età o di un adulto, si deve eseguire la manovra di Heimlich:

  1. Posizionarsi dietro al soggetto (in ginocchio se bambino) e circondarlo con le braccia
  1. Eseguire una serie di pressioni con una mano a pugno e l’altra che la abbraccia, posizionate proprio sotto il torace tra l’ombelico e lo sterno, dirigendosi da davanti a dietro e dal basso verso l’alto

Se assistiamo alla perdita di coscienza, per cui il soggetto si accascia e non risponde a nessuno stimolo, significa che l’arresto respiratorio non risolto ha provocato un arresto cardiaco che invece necessita del massaggio cardiopolmonare. Questo ci fa capire come sia fondamentale intervenire tempestivamente ed evitare che anche il cuore si fermi.

Sono azioni più semplici a farsi che a dirsi che si possono imparare in brevi corsi pratici.

Avremmo potuto esserci noi vicino a quella bambina.

Dott.ssa Alessia Testa

Specializzanda in Pediatria