Ostia, mercoledì 14 giugno: è l’ora dell’uscita delle scuole quando un giovane ventenne a bordo di un potente Suv, travolge un’utilitaria.
L’impatto è violento ed il finale tragico: un bambino, Manuel Proietti di 5 anni, muore.
Il conducente del veicolo, è un noto influencer che assieme ad altri «colleghi», era occupato a portare a termine la sfida annunciata, nella loro pagina di un famoso social network, «50 ore a bordo di una Lamborghini».
Uno stupido gioco a causa del quale ha perso la vita un’anima innocente.
Sfide per mettersi in mostra alla ricerca della notorietà. Giovani e adulti disposti a tutto per conquistare più «like» e raggiungere un maggior numero di «follower».
Milioni di persone in tutto il pianeta, attirati come calamite dallo smartphone, pronti con la loro tastiera, a commentare e postare nuove sfide, senza tener conto di ciò che li circonda.
Incidenti stradali finiscono in tragedia; pedoni attraversano la strada senza guardare; genitori si scordano dei loro figli; matrimoni finiscono; persone non escono di casa; altre credono di avere tanti amici ma vivono nella loro solitudine: tutte conseguenze di un cattivo ed eccessivo utilizzo del telefonino e dei social media.
È incredibile come la nostra soglia massima di attenzione sia scesa drasticamente e come sempre più frequentemente accada che, mentre conversiamo con qualcuno, il nostro dito inizi a scorrere automaticamente sulla tastiera, di quello che sembra essere diventato il nostro migliore amico: lo smartphone.
Manteniamo sempre il caricabatterie a portata di mano e spesso, ne rimaniamo addirittura legati, come se fossimo a guinzaglio, se la batteria si sta scaricando.
La tecnologia è una cosa bellissima e utilissima, ma anche molto pericolosa se non se ne fa l’uso corretto. Viviamo il nostro fantastico mondo reale, quello che ci circonda e lavoriamo per migliorarlo.
Seminiamo attraverso i nostri comportamenti, buoni esempi, agendo nel rispetto di chi ci circonda, usando il buon senso ed accertandoci che il mito «seguito» sia quello corretto.
Dedichiamo cinque minuti in più ogni giorno, alle persone al nostro fianco, offrendogli la nostra attenzione e lavoriamo affinché, stupidi comportamenti scorretti, non vengano mitizzati e imitati, ma apertamente condannati dalle nostre coscienze, come comunità civile.
Il Tempo, domenica 25 Maggio 2023, pag. 11 – “Soldi e notorietà sono i killer del piccolo Manuel”
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