La colonna vertebrale può essere interessata da varie forme di neoplasie. La maggior parte dei tumori spinali sono metastasi che originano da tumori primitivi localizzati in altre parti del corpo, in particolare polmoni, mammella, rene, tiroide e colon. I tumori primitivi per il 70% sono rappresentati da tumori benigni, più raramente maligni.

Ne parliamo con il Prof. Carmine Franco che nella sua casistica operatoria di oltre 4500 interventi eseguiti ha operato numerosi tumori spinali, in particolare nella sua attività chirurgica svolta al S. Maria Goretti di Latina dove è stato Responsabile dell’Unità Operativa Vertebrospinale e Primario del reparto di Neurochirurgia. In questo momento svolge la sua attività chirurgica per il Gruppo Giomi all’Icot e al S.Anna di Pomezia.

Quanti tipi di tumori esistono?

Ne esistono di vario tipo come quelli extradurali cioè che si sviluppano al di fuori della dura madre e del midollo per intenderci, rappresentati per lo più da tumori metastatici; intradurali extra midollari cioè come dice il termine dentro la dura ma fuori del midollo e infine quelli intradurali intramidollari pertanto sia dentro la dura sia dentro il midollo.

Quali sono quelli più frequenti?

Purtroppo quelli più frequenti sono quelli metastatici quindi maligni che arrivano alla colonna vertebrale da altre parti del corpo. I tumori primitivi fortunatamente per il 70% sono rappresentati da tumori benigni quali meningiomi e neurinomi.

Quali sono i sintomi?

Il primo sintomo che compare è in genere il dolore alla colonna, che è riferito dal paziente come un dolore sordo, continuo e spesso associato a contrattura antalgica muscolare associata. Altri disturbi importanti sono quelli radicolari, i deficit motori e sensitivi o i disturbi sfinterici.

Come é fatta la diagnosi?

L’indagine diagnostica per eccellenza per la diagnosi è la risonanza magnetica. Possono anche essere utili, in caso di sofferenza neurologica, l’esame elettromiografico o i potenziali motori e somatosensoriali.

Come si curano i tumori spinali?

Il trattamento chirurgico rappresenta la scelta migliore in caso di tumore benigno come i meningiomi e i neurinomi, dove l’asportazione risulta radicale, oppure quando si verificano sintomi neurologici acuti da compressione midollare dove l’intervento serve anche per effettuare una decompressione midollare.

Esistono cure alternative all’intervento?

Esistono forme tumorali che rispondono al trattamento radio o chemioterapico come prima scelta o associata alla chirurgia, come nei tumori intramidollari dove la chirurgia pur non essendo quasi mai demolitiva ha il maggior numero d’insuccessi in termini di deficit neurologici temporanei o permanenti.

 

Gentili Pazienti,
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