La sin­dro­me del tun­nel car­pa­le è un distur­bo da com­pres­sio­ne ner­vo­sa abba­stan­za comu­ne. Ne par­lia­mo con il Prof. Carmine Franco che eser­ci­ta la sua atti­vi­tà chi­rur­gi­ca all’Icot di Latina.

Cos’è la sindrome del tunnel carpale?

“E’ un distur­bo del pol­so e del­la mano, che pro­vo­ca dolo­re, sen­so di intor­pi­di­men­to e for­mi­co­lio a cari­co soprat­tut­to del­le pri­ma tre dita del­la mano, dovu­to alla com­pres­sio­ne del ner­vo media­no all’interno del tun­nel car­pa­le che è una strut­tu­ra osteo-legamentosa situa­ta tra la par­te inter­na del pol­so e il pal­mo del­la mano”.

A che età solitamente insorge?

“Solitamente in età medio-avanzata attor­no ai 45–60 anni, anche se ulti­ma­men­te l’uso sem­pre più fre­quen­te del mou­se al com­pu­ter ha ridot­to l’età di insor­gen­za, con sem­pre più fre­quen­za col­pi­sce anche nell’età più gio­va­ne. Colpisce più don­ne che uomi­ni con un rap­por­to di 3 a 1”.

Quali sono i sintomi?

“I sin­to­mi prin­ci­pa­li sono tre, il for­mi­co­lio, il sen­so di intor­pi­di­men­to e il dolo­re che com­pa­io­no soprat­tut­to di not­te. Se non cura­ta può por­ta­re a un inde­bo­li­men­to dei musco­li (atro­fia) con dif­fi­col­tà ad affer­ra­re ogget­ti o scri­ve­re”.

Come viene fatta la diagnosi?

“Oltre all’esame obiet­ti­vo, l’esame più impor­tan­te per la dia­gno­si e per toglie­re ogni dub­bio, è l’esame elet­tro­mio­gra­fi­co”.

Qual è il trattamento?

“Il trat­ta­men­to dipen­de dal­la gra­vi­tà e dal­la dura­ta dei sin­to­mi. Se i distur­bi sono mode­sti è indi­ca­ta la tera­pia con­ser­va­ti­va con l’uso di un tuto­re per il pol­so soprat­tut­to duran­te la not­te e l’uso di cor­ti­co­ste­roi­di”.

Quando intervenire chirurgicamente?

“Quando i sin­to­mi sono inten­si, insop­por­ta­bi­li e pre­sen­ti da alme­no 6 mesi è indi­ca­to l’intervento chi­rur­gi­co che è di tipo ambu­la­to­ria­le ed avvie­ne in ane­ste­sia loca­le”.

Vi sono rischi?

“L’intervento è abba­stan­za sicu­ro, rara­men­te può pro­vo­ca­re infe­zio­ni, cica­tri­ci, emor­ra­gie”

 

Prof. Carmine Franco

Neurochirurgo