Diete: la loro scelta è un problema eternamente attuale
I medici invitano spesso i pazienti ad avere uno stile di vita sano. Nonostante ciò molti pazienti non sono pronti alla dieta, all’esercizio fisico, o a smettere di fumare.
E coloro che ci provano, spesso non mantengono il cambiamento a lungo termine.
Per questo i compromessi minori, ovvero quelle strategie che prevedono sforzi più piccoli, vincono quasi sempre. Ma questi possono anche essere rischiosi.
Il dottor Kenneth W. Lin, MPH, insegnante di Medicina all’Università di Georgetown, nonché medico di Washington, ha discusso questa tesi. Secondo lui, infatti, alcuni compromessi fanno bene, altri sono dannosi per la Salute generale.
Diete povere di grassi o a basso contenuto di carboidrati?
Molto spesso alcune persone si trovano a sostituire drasticamente alcuni cibi con altri. Nel 1960 in america, ad esempio, le diete a basso contenuto di grassi erano popolarissime.
Questa tendenza fu incoraggiata dall’American Hearth Association e dall’industria dello zucchero. Tutt’ora sono popolari, anche se non come prima.
La dieta a basso contenuto di grassi è associata molto spesso a un elevata assunzione di carboidrati. Proprio l’elevata assunzione di carboidrati, secondo alcuni studi, è indice di elevato rischio di mortalità.
Per ovviare a questo problema, sempre in America, si è optato per una dieta a basso contenuto di carboidrati, e ad alto contenuto di proteine. Anche se per molti è difficile tenere questo ritmo, i benefici di questa nuova dieta sono stati confermati.
L’unico rischio di queste nuove diete è l’aumento di colesterolo (LDL).
“Sono particolarmente scettico su tutte queste nuove diete” dice il dottor Lin. “Una dieta tradizionale mediterranea, o una dieta DASH (Dieta contro l’Ipertensione), sono quelle di cui di solito parlo con i miei pazienti: è inutile scegliere cibi la cui etichetta dice “cibo senza grassi”, quando magari in quel cibo i grassi non avrebbero alcun motivo di esserci”.
Il dottore aggiunge che le linee guide dietetiche oggigiorno si concentrano sulla riduzione di grassi saturi e trans, piuttosto che sull’assunzione di grassi in generale. La dieta mediterranea ha un’alta probabilità di grassi polinsaturi, o monoinsaturi, cioè i cosiddetti “grassi buoni“.
Alcuni di questi, per intenderci, sono un importante scudo contro il colesterolo in eccesso sopracitato.
Verdetto:
Una dieta bilanciata è meglio di tutte e due.
Lo zucchero o i dolcificanti artificiali?
Le attuali linee guida dietetiche raccomandano che il consumo di zuccheri aggiunti (cioè zuccheri negli alimenti lavorati e preparati) non superi il 10% delle calorie totali giornaliere (equivalenti a 50 g / giorno o 200 kcal di una dieta da 2000 kcal / giorno), un limite che viene superato dalla maggior parte della popolazione.
Le bevande, principalmente bibite, energy drink e sport drink, o acque aromatizzate, rappresentano quasi la metà (47%) degli zuccheri aggiunti consumati.
I dolcificanti artificiali sono un’alternativa dietetica allo zucchero, che attrae molte persone. “Nel caso di bevande gassate, preferirei che non le bevessi affatto, ma se hai intenzione di bere la soda, almeno togli le calorie”, commenta il dottor Lin, aggiungendo, “per qualcosa di completamente artificiale, non ho alcun problema a consigliare di bere la versione dietetica”.
La popolarità di alimenti e bevande con dolcificanti artificiali (consumata dal 25% dei bambini e dal 41% degli adulti) ha sollevato preoccupazioni in merito a problemi salutari. Studi in cerca di rischi maggiori, quali cancro, diabete o carie dentale, sono stati però inconcludenti.
Un effetto negativo ipotizzato potrebbe essere la ricerca di alimenti ricchi di zuccheri, solamente per soddisfare e compensare la brama di dolcezza. “Questo è un potenziale inconveniente, ma dubito che qualcuno mangerebbe così tanto da compensare tutto lo zucchero di cui si stanno sbarazzando i dolcificanti artificiali”, suggerisce il dottor Lin.
“Quindi, anche con qualche compensazione, i dolcificanti artificiali sono utili, almeno in termini di riduzione delle calorie”.
Verdetto:
I dolcificanti artificiali aiutano a perdere o mantenere peso.
Alti e bassi o sovrappeso stabile?
Le diete che seguono la “moda del momento”, spesso portano all’ “effetto yo-yo“, ovvero cali di peso momentanei con sovrappeso successivo, talvolta anche maggiore di prima.
La letteratura recente afferma che questo ciclo di alti e bassi è peggio del guadagno stabile di peso, un fenomeno che potremmo definire ironicamente “essere grassi e in forma“.
Si può avere un metabolismo sano, solo senza ipertensione, alterazioni del glucosio o dislipidemia.
Le persone con sindrome metabolica hanno mostrato un aumento del rischio di eventi negativi a lungo termine (mediamente più di 10 anni), quali problemi cardiovascolari e morte, indipendentemente dal loro peso, rispetto a persone metabolicamente sane e con un peso nella norma.
Questo implica che i rischi sono simili nelle persone normopeso e sovrappeso senza sindrome metabolica. Al contrario, gli individui sovrappeso e obesi metabolicamente sani sono stati trovati a rischio più elevato per la malattia coronarica, rispetto ai loro coetanei di peso normale.
Altri studi suggeriscono che le persone in sovrappeso o obese differiscono in adiposità e muscolosità, e che alcuni possono essere fisicamente in forma e potrebbero non avere bisogno di perdere peso.
Cosa dice il dottor Lin
Sebbene il ciclo del peso non sia stato saldamente associato a un aumento del rischio per condizioni croniche, come malattie cardiache, diabete, fratture o depressione, nel complesso ci sono poche prove di effetti avversi. “Entro un certo intervallo – circa 9 chili – se si perde quel peso e poi si riprende, probabilmente è meglio che avere un sovrappeso stabile “, propone il dottor Lin.
“La “ciclizzazione” del peso più dannosa si verifica quando le persone vanno in diete a rischio, e smettono di mangiare, perdendo circa 23 chili.
Poi riguadagnano tutto il peso quando ricominciano a mangiare come prima. Anche se stai perdendo peso con abitudini teoricamente sostenibili, come l’esercizio e la moderazione nel mangiare, puoi ancora aspettarti un po di alti e bassi in quanto nessuno è perfetto.
Uno sforzo abbastanza sostenuto e con pochi errori è probabilmente migliore del sovrappeso stabile” .
Verdetto:
Gli alti e bassi bilanciati sono migliori di un sovrappeso stabile.
Fonte: Medscape
Liberamente tradotto da Marco Testa
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